e festa dei mercanti e sarti
Non ho mica la borsa di sant’Omobono»!
Così esordirebbe qualcuno cui fosse richiesta un’esagerata somma di denaro nel nord Italia.
Costui è stato un mercante, pio e caritatevole, del XII secolo, e viene ricordato il 13 novembre, giorno della sua morte.
Commerciava in lana ed ebbe un notevole successo con ottimi guadagni, che però reinvestì costantemente in opere di carità attive ad eliminare la miseria dalla città. La sua generosità fu tale da generare il detto di cui sopra.
Un nome totalmente azzeccato per un uomo che, di umili origini, ha fatto della carità una carriera politica che ha donato alla propria città almeno un periodo nel quale la miseria umana veniva sollevata a suon di quattrini e miracoli.
Viene riconosciuto, a bon droit, come patrono dei mercanti e dei sarti.
Le pietre che promuovo l’abbondanza sono molte ed equilibrarle con pietre che promuovono la generosità è essenziale.
L’Occhio di Tigre è riconosciuto per la sua capacità di ispirare abbondanza, soprattutto economica e materiale. I suoi colori sono infatti legati ai primi 3 chakra, quelli più bassi, concentrati di energia.
Il Quarzo Rosa è la gemma dell’amore incondizionato che avvicina ognuno di noi al suo io femminile e materno, tratto essenziale per comprendere le dualità dell’universo.
Anche il Quarzo Citrino, già in quanto Quarzo, con la sua colorazione gialla poi, esalterà quelle energie manifeste a livello fisico e materiale.





