Il 4 ottobre del 1957, per la prima volta un satellite artificiale entra l’orbita terrestre.
Lo Sputnik 1 dell’Unione Sovietica segnò l’inizio della “corsa allo spazio”.
Il 4 ottobre è inoltre, nel calendario cristiano, assegnato alla commemorazione dei santi Francesco di Assisi e Caterina da Siena.
Questi due simboli del cristianesimo moderno sono anche Patroni d’Italia.
Ma per cosa sono esattamente riconosciuti?
Francesco, nato Giovanni di Pietro di Bernardone da una buona famiglia di mercanti di Assisi, fece voto di povertà e si dedicò alla contemplazione ed alla predicazione, nonché alla poesia ed alla fondazione di un ordine monastico che portasse avanti il suo lavoro di studio.
Molti sono gli accadimenti miracolosi attribuitigli, tra cui l’abilità di comunicare con gli animali ed il ricevimento delle stigmate.
La sua influenza sulla comunità religiosa è così attuale da essere stato scelto dall’attuale papa, Bergoglio, come guida spirituale per la prima volta nella storia.
Caterina, nata Caterina di Jacopo Benincasa in una numerosa famiglia di tintori di panni di Siena, è oggi riconosciuta come religiosa, filosofa, teologa e mistica, oltre a dottore della chiesa e compatrona d’Europa.
Dopo aver ottenuto, a soli 16 anni e con molta volontà propria, gli abiti domenicani, si dedicò all’assistenza ed alla cura di malati poveri, soli o contagiosi ed allo studio.
Le sue idee e la sua forza spirituale erano estremamente apprezzate anche dall’allora papa, Gregorio XI, con il quale tenne una corrispondenza di varie lettere, nelle quali si affrontavano anche politiche ecclesiastiche.
Una delle doti attribuitele era quella di poter andare in “estasi”, ossia di entrare in comunicazione diretta con il divino e ricevere informazioni mistiche sulla conoscenza dell’anima.
Ci sono pietre che vengono considerate più preziose di altre, sia per la rarità, la bellezza, o la richiesta industriale.
Di fatto ogni gemma è composta da vari elementi e minerali che, in qualche modo, si sono venuti a formare e trattengono nella propria struttura un numero incredibile di informazioni.
Nella Cristalloterapia si cerca di capire come far “vibrare” le informazioni all’interno di gemme e cristalli, così da poterli percepire ed interpretare, con lo scopo di conoscersi e crescere.
Siamo fatti della stessa terra sulla quale camminiamo e tutto ciò che è sotto, è stato noi prima di noi e rimarrà per noi dopo di noi.
Con questo pensiero, osservate gli strati gatteggianti dell’Occhio di Tigre, di quanto scintillanti siano per noi quegli avvenimenti di milioni di anni fa. Questa gemma risuona con i chakra bassi, fisici, che portano al successo dell’affermazione personale nel mondo.
Per bilanciare l’affermazione di sé con il fine supremo di servire il “bene” e la luce, meditate osservando un Quarzo Rosa o un’Avventurina, per solleticare il chakra del cuore, Anahata.
A volte si tende ad imporre la propria luce e bene piuttosto che mettersi al servizio di ciò che è giusto, e queste pietre sostengono il noi a discapito dell’io.





