Festa dei fabbri ferrai e vetrai.
“Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia” cita il detto popolare, dando origine ad una serie di fatti e riflessioni che osserveremo in seguito.
Lucia di Siracusa è stata una martire cristiana di inizio IV secolo durante la grandi persecuzioni di Diocleziano. Di nobile famiglia, rinunciò ad ogni avere e rifiutò un pretendente pagano che la denunciò. Al processo non rinunciò alla propria fede, difendendola e citando scritture. Fu condannata a morte e giustiziata dopo vari tentativi all’età di 21 anni. Molti i miracoli a lei attribuiti, tra cui la resistenza al fuoco, e tanti patronati a lei riconosciuti, quali protettrice degli occhi e della vista, dei cechi, degli oculisti, degli elettricisti e degli scalpellini. Questi patronati sembrano esserle assegnati in quanto il nome Lucia è derivato di luce e quindi relativo a tutto ciò che può essere visto o illuminato. La forza di questa santa ha ispirato uomini come Dante, da Lei miracolato, ad iscriverla in eterne commedie, e uomini come Giovanni Damasceno e Gregorio Magno a lodarla e santificarla nella gloria dei secoli.
Anche la cultura ebraica, Hannukkah, e la cultura hindu, Diwali, festeggiano in qualche modo la luce in questo periodo. Mentre nell’antichità più remota si celebrava Artemide, anch’ella venerata come dea della luce.
Come dicevamo all’inizio, anche se a causa delle riforme del calendario il giorno di santa Lucia non corrisponde più al solstizio d’inverno come in passato, risulta essere il giorno nel quale il Sole tramonta prima nel ciclo annuale sul nostro emisfero.
Intorno al 13 dicembre si manifesta anche il fenomeno delle stelle cadenti di santa Lucia. Questo fenomeno si chiama Gemenidi, uno sciame meteorico che si verifica annualmente a causa dell’asteroide 3200 Phaethon.
Sempre in questo giorno si festeggiano i fabbri ferrai, dovuto all’antica tradizione di elezione dei ruoli della confraternita dei fabbri.
Uno dei minerali che ha una forte relazione con la luce è il Corindone. Questo ossido di alluminio viene in gemmologia riconosciuto con i nomi di Zaffiro e Rubino.
A livello industriale il Corindone con Cromio, ossia il Rubino, viene utilizzato in moltissime tecnologie laser, quali lettori CD, rimozione di tatuaggi ed operazioni agli occhi, proprio per la correzione della vista. Inoltre lo Zaffiro viene considerato una gemma di verità, forza spirituale e preservazione o ristoro della purezza.
La Lepidolite viene a sua volta associata alla vista ed alla visione. Associata in cristalloterapia proprio al terzo occhio, Ajna, ed alla possibilità di vedere con l’occhio della mente. Da questo minerale possiamo anche trarre energia, in quanto contiene Litio in forma naturale, capace di ricaricare le nostre batterie elettromagnetiche.