Un vecchio detto cita: “Per san Michele, la castagna nel paniere.”
A fine settembre comincia la raccolta delle castagne, che andranno ad aromatizzare le cucine invernali diventando caldarroste e necci. Questo è inoltre periodo di raccolta di uva e olive per la produzione di vini e olio per l’anno venturo.
Il 29 settembre è assegnato, nella chiesa cattolica, alla commemorazione dei tre arcangeli (angeli capo): Michele, Gabriele e Raffaele.
Costoro sono, secondo i testi cattolici, gli angeli che hanno il compito di eseguire in Terra il volere di dio. Appaiono più volte a differenti eletti per portare il messaggio, dal divino all’uomo, del volere supremo.
Eppure, da una lettura approfondita di altri testi sacri quali Corano, Torah e testi Copti, si racconta di questi esseri, questi generali, angeli di dio e addirittura ne nominano altri, fino a sette.
Il più noto di questi ulteriori, eventuali, arcangeli è Uriel, che formerebbe con gli altri un quartetto associato ai 4 punti cardinali o i 4 elementi principali.
Quando vengono presi in considerazione tutti e 7 invece vengono associati ai 7 giorni della settimana, ai 7 chakra, 7 colori dell’arcobaleno. Se associati ai 7 corpi celesti dell’astrologia antica possono essere anche ricollegati ai 7 metalli alchemici.
In queste versioni ad ognuno di questi arcangeli fu assegnato un gioiello del colore appropriato in base alle caratteristiche e capacità, ma approfondiremo questo studio in futuro.
Parliamo adesso di un uomo che ha segnato la storia, e che nacque in questo giorno del 1901: un certo professor Enrico Fermi.
«La professione del ricercatore deve tornare alla sua tradizione di ricerca per l’amore di scoprire nuove verità, dato che in tutte le direzioni siamo circondati dall’ignoto e la vocazione dell’uomo di scienza è di spostare in avanti le frontiere della nostra conoscenza in tutte le direzioni, non solo in quelle che promettono più immediati compensi o applausi.»
Questa frase fa parte di un discorso tenuto da Enrico Fermi nel 1947 e ne condividiamo il concetto.
Un fisico, premio Nobel, con un elemento chimico ed un unità di misura battezzati in suo nome ( il Fermio= Fm; ed il fermi ), uno degli sviluppatori dell’energia nucleare ed un massone.
Iniziò il suo percorso di studi nell’ambito scientifico fin da bambino. Il primo libro sull’argomento fu un “due tomi” di un padre gesuita, Andrea Caraffa, che affrontava argomenti come: matematica, meccanica classica, astronomia, ottica e acustica.
Verso la fine dei suoi giorni, dopo tutti i successi ottenuti in ambito accademico e scientifico, si avvicinò allo studio dei raggi cosmici, in sostanza le influenze delle energie dell’universo su tutto ciò che è osservabile.
Il nostro pensiero è che Fermi potesse incarnare un alchimista abile a sfruttare in modo egregio la propria abilità di immaginazione, con la quale esercitò anche gli studi sui calcoli della probabilità teorica quantica e meccanica.
Ad IStone abbiamo persone dedicate allo stutdio di energie e influenze vibratorie, che quotidianamente studiano quali gemme, secondo la cristalloterapia ed un insieme di altre discipline, siano le più indicate a sostenere il lavoro sull’io interiore e la separazione dall’ego.
L’Agata, conosciuta anche come pietra dello spirito. Sosterrà la connessione con la vostra immaginazione, l’anima che da forma ai vostri pensieri, e renderà l’osservazione delle probabilità più semplice.
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Per oggi la gemma del martedì, il Rubino, vi favorirà le energie marziane e vi assicurerà radicamento e sostanza.
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