Sabato 19 settembre: san Gennaro e capodanno israelita (5781)
Il 19 settembre è dedicato, nei calendari ortodossi e cristiani, a san Gennaro, patrono di Napoli ed altre città italiane.
Nato Ianuarius, nome dedicato al dio Giano così come il mese ‘gennaio’, nel III secolo, il moderno appellativo Gennaro lo rende più socievole ed è uno dei nomi più quotati nell’Italia Campana.
Predicatore e sacerdote cristiano già all’età di 15 anni, a 20 fu vescovo di Benevento e successivamente di Napoli. Morì martire in giovane età nell’eccidio cristiano perpetrato dai romani prima di Costantino.
A Gennaro vengono riconosciuti molti miracoli, anche postumi, relativi al suo sangue ed alla sua capacità di resistere o interferire con il calore.
Questo 19 settembre è anche la data di inizio del nuovo anno israelita: Rosh Hashanah.
Con la diretta traduzione in “testa dell’anno”, il Rosh Hashanah è il Capodanno ebraico, comunità per la quale inizia l’anno 5781.
Il nome biblico di questa festa è Yom Teruah (יוֹם תְּרוּעָה), letteralmente “giorno di grida o di esplosioni” ed è il primo di due dei Santi Giorni ebraici che si verificano all’inizio dell’autunno dell’emisfero settentrionale.
Per la tradizione giudea, questi giorni segnano l’anniversario della creazione di Adamo ed Eva sulla Terra ad opera di Dio e l’inaugurazione del lavoro dell’uomo in sua immagine.
La tradizione ebraica, con testi che narrano storie invariate di migliaia di anni or sono, è tempestata di aneddoti e pratiche rituali che includessero l’utilizzo di pietre e gemme, nonché composti chimici atti ad ottenere risultati più o meno spettacolari.
Le 12 pietre simbolo delle 12 tribù di Giuda, incastonate nel pettorale d’oro del gran sacerdote ebreo, sono tra le più famose e ricercate reliquie.
Al mese di gennaio, fine ed inizio di un anno, viene dedicato il Granato Rosso, come il sangue che sostiene la nostra vita, in maniera ciclica e pulsante, così ci sentiamo ispirati a questa pietra per una meditazione di radicamento, che faccia affermare il nostro io nel momento presente.
In onore della santità dedicata a questa giornata e per evocare la purezza e la luce nel nuovo inizio, una Selenite sarà di illuminazione nel momento in cui la notte è più profonda.
Nel nostro calendario è sempre lo Zaffiro ad allietare le energie del nono mese dell’anno, mentre il sabato viene appagato dal color Turchese e lo splendor Diamante.
IStone augura un felice anno nuovo a tutta la comunità giudaica: Shanah Tovah – שנה טובה